Tivoli Tibur Superbum

L'antica Tivoli, che Virgilio cita nell'Eneide come Tibur Superbum​​​​, ha un'origine e una storia millenaria risalente al 1215 a.C. e dunque molto più arcaica di quella di Roma; inoltre era un importante punto di convergenza tra diversi popoli, così come testimonia il Santuario di Ercole Vincitore, struttura sacra risalente al II secolo a.C. e visibile ancora oggi.

L'immagine di Tivoli è indissolubilmente legata alle Terme di acque Albule e alle tre magnifiche ville che la decorano: la spettacolare Villa d'Este e l'archeologica Villa Adriana, entrambe Patrimoni Mondiali dell'Umanità UNESCO, e la paesaggistica Villa Gregoriana, gestita dal FAI (Fondo Ambiente Italiano).

Il territorio, contraddistinto da scenografie esclusive, è stato da sempre meta prediletta di poeti, pittori e ricchi aristocratici che già nell'800 lo raggiungevano come tappa del famoso Grand Tour.

Il Grand Tour di Tivoli è un affascinante viaggio tra archeologia, storia, luoghi di culto e paesaggi naturalistici nella tibur che non ci si aspetta, coltivata dall'amore dei suoi cittadini e apprezzata nei secoli da turisti e amanti della bellezza.

Arte e Cultura

Centro d'arte e cultura tra i più rinomati del Lazio, attira visitatori provenienti da ogni luogo. Le splendide ville, Adriana, d’Este e Gregoriana, sono esempi di grande prestigio per l’architettura e per l’arte italiana e le acque terapeutiche delle sue terme conservano una qualità altissima, pregio indiscutibile.

Il centro storico

Da via Tiburtina Valeria si giunge a Tivoli e dal centro storico - Piazza Matteotti - inizia la passeggiata dall’antica Rocca Pia verso lo storico anfiteatro romano di Bleso e si giunge a Piazza Garibaldi, dove si può ammirare la scultura di Arnaldo Pomodoro e scendere verso la Chiesa di Santa Maria Maggiore (o San Francesco). 

Il cammino dell'acqua: le Terme Albule dell'impero romano

Il viaggio inizia proprio dalle Terme Albule di Tivoli, percorrendo 20 chilometri della via Tiburtina Valeria, se si viene da Roma, e 8, se si viene da Tivoli.

Le meravigliose terme imperiali, prendono il nome di Albule, e la loro peculiarità è la biancastra emulsione gassosa che le contraddistingue.

Il nome è già di derivazione romana. Albule, infatti, deriva dall'aggettivo latino albus che significa bianco, cristallino, caratteristica organolettica che si aggiunge alle altre rinomate proprietà delle acque tiburtine. La loro composizione è carbonica-sulfurea, con temperatura costantemente superiore ai 20 gradi, ed è indicata nei trattamenti terapeutici antinfiammatori, antibatterici e per la cura di patologie dermatologiche, urinarie e dell'apparato respiratorio.

Villa Adriana

La splendida Villa dell’Imperatore Adriano risale al II secolo d.C ed è stata dichiarata, nel 1999, Patrimonio dell’Umanità UNESCO.

La Villa si estendeva su un’area di almeno 120 ettari, con strutture residenziali, terme, ninfei, padiglioni e giardini. I vari edifici erano collegati fra loro sia da percorsi in superficie sia da una rete viaria sotterranea, carrabile e pedonale, funzionale ai servizi. Straordinaria era la ricchezza della decorazione architettonica e scultorea della villa, oggetto di frenetiche e sistematiche ricerche a partire dal Rinascimento.

Attualmente l’area visitabile è di circa 40 ettari.

Villa d'Este

Dichiarata nel 2001 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, rappresenta un capolavoro del giardino italiano. Colpisce l’impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche.

Il cardinale Ippolito II d’Este, deluso dalla mancata elezione pontificia, fece rivivere qui i fasti delle corti di Ferrara, Roma e Fointanebleau e rinascere la magnificenza di Villa Adriana. Fu governatore di Tivoli dal 1550 e da subito accarezzò l’idea di realizzare un giardino nel pendio della Valle gaudente e dopo il 1560 si chiarì il programma architettonico e iconologico della Villa, che fu ideato dal pittore-archeologo-architetto Pirro Ligorio e realizzato dall’architetto di corte Alberto Galvani. Il palazzo fu decorato dai protagonisti del tardo manierismo romano.

Villa Gregoriana

Nel 1832, Papa Gregorio XVI promosse una grandiosa opera di ingegneria idraulica per contenere le continue esondazioni dell’Aniene. Incanalò le sue acque in un doppio traforo scavato nel monte Catillo, per poi ingrossarle artificialmente dando così vita ai 120 metri di salto della nuova Cascata Grande, seconda in Italia dopo le Marmore.

Compiuta l’opera, il Papa creò il Parco che porta il suo nome, che per più di un secolo fu meta di artisti, letterati e uomini di cultura, che ne raccontarono al mondo la bellezza.

1- Il centro storico

Da via Tiburtina Valeria si giunge a Tivoli e dal centro storico - Piazza Matteotti - inizia la passeggiata dall’antica Rocca Pia verso lo storico anfiteatro romano di...

2- Il cammino dell'acqua: le Terme Albule dell'impero romano

Il viaggio inizia proprio dalle Terme Albule di Tivoli, percorrendo 20 chilometri della via Tiburtina Valeria, se si viene da Roma, e 8, se si viene da Tivoli. Le meravigliose terme imperiali, prendono il nome di ...

3- Villa Adriana

La splendida Villa dell’Imperatore Adriano risale al II secolo d.C ed è stata dichiarata, nel 1999, Patrimonio dell’Umanità UNESCO. La Villa si estendeva su un’area di almeno 120 etta...

4- Villa d'Este

Dichiarata nel 2001 Patrimonio dell’Umanità UNESCO, rappresenta un capolavoro del giardino italiano. Colpisce l’impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte...

5- Villa Gregoriana

Nel 1832, Papa Gregorio XVI promosse una grandiosa opera di ingegneria idraulica per contenere le continue esondazioni dell’Aniene. Incanalò le sue acque in un doppio traforo scavato ne...

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Cibo e bevande

Il fascino di Tivoli arriva anche dalla tradizione enogastronomica locale, caratterizzata da una solida connotazione contadina e popolare legata a lavorazione e produzione dei prodotti tipici della propria terra, come l’uva pizzutello e l’olio extravergine d’oliva.

La cucina tiburtina è semplice e sapiente, preparata in maniera equilibrata, con l'uso di ingredienti genuini che rispettano fedelmente l’antica e umile cucina locale.

La scafata

Piatto tipico tiburtino preparato con verdure. Contadino e popolare, viene caratterizzato dal mettere insieme prodotti della terra, sani, semplici e gustosi come fave, piselli, carciofi, patate, cipollotto e aglio.

L’olio extravergine "Terre Tiburtine"

La produzione dell’olio a Tivoli ha origini molto antiche, risalirebbe addirittura all’impero romano. I Romani conoscevano benissimo Il famoso Oleum Tiburtinum, lo straordinario prodotto delle campagne dell’antica Tibur, che ha rappresentato, per secoli, l’alimento essenziale delle popolazioni limitrofe, diventando con il tempo uno dei prodotti più importanti dell’agricoltura locale.

Il suo colore è giallo oro con sfumature sul verde e ha un sapore fruttato e leggermente piccante.

Alcuni esemplari secolari di ulivi si possono ancora ammirare sia intorno a Villa Adriana sia lungo la paesaggistica in via di Pomata.

La trota e le peschiere

L’Aniene ha avuto un ruolo fondamentale per lo sviluppo di Tivoli e dell'intera Valle dell'Aniene.

Nei tempi antichi l’acqua era una ricchezza: fonte di sostentamento potabile, mezzo di trasporto per le merci (per inviare il travertino a Roma), irrigazione per la coltivazione dei terreni, forza motrice sfruttando i dislivelli del territorio (produzione di energia elettrica); pesca e allevamento del pesce (realizzando allevamenti di animali “vivario” e di pesci “piscinae”).

Le peschiere sono - ancora oggi - molto diffuse sul territorio tiburtino, e della Valle dell’Aniene.

Divertimento e Tempo libero

Le location disponibili, adatte a ogni fascia d’età, sono molte e offrono la possibilità di praticare attività all’aperto durante tutto l’anno. A Monte Catillo, lungo la sua splendida cornice paesaggistica immersa nel verde, si passa dal trekking alle lunghe passeggiate a cavallo, ammirando diversi percorsi come il sentiero di “Dea Bona” o “del Crinale”, importante per i suoi reperti storici.

Trekking su Monte Catillo

Monte Catillo, detto anche Monte della Croce per una croce in ferro posta alla sua sommità, si estende per circa 1340 ettari nel Comune di Tivoli.

Il suo patrimonio botanico e faunistico presenta un raro microclima, creato dalla presenza di cascate e specie di piante diverse.

L’attività di trekking, all’interno della Riserva, è organizzata in sentieri segnati e percorribili sull’intera area, con partenze da diversi punti all’interno della città di Tivoli: bandierine rosse e bianche poste all’inizio e agli incroci con il numero del sentiero.

Passeggiate a cavallo

La Riserva Naturale di Monte Catillo è un particolare punto di interesse geologico e naturalistico: i sentieri si possono percorrere anche a cavallo.

Il valore paesaggistico è altissimo ed è un'area protetta. Gli splendidi panorami, sulla campagna romana,  sono impagabili e l'occhio va cadendo dalla valle dell’Aniene fino ai primi contrafforti appenninici.

Trasporti e servizi

Ubicazione

Tivoli è situata 32 km a nord-est di Roma. Può essere raggiunta in autobus, treno o camper. Il punto informazioni turistiche (P.I.T.) è situato in zona Piazzale Nazioni Unite ed è aperto tutti i giorni (lunedì escluso) dalle ore 10-13  e 16-18. Il numero di utilità è 0774.313536.

Come arrivare a Tivoli

In camper o auto
Percorrendo l'autostrada A24 Roma - l’Aquila, prendere l'uscita Tivoli o Castel Madama SS Tiburtina direzione Nord - Est.

Parcheggio per Camper: Lungo Aniene Impastato

- Tivoli

Lat: 41.959817
Long: 12.802226